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Il PC Noci in difesa dell’acqua pubblica

"Un elemento essenziale come l’acqua non può essere oggetto delle politiche scellerate del capitalismo". È il monito che lancia il segretario sezionale del PC Pierangelo Della Corte in occasione della presentazione del volume “Acqua” svoltosi venerdì scorso al chiostro di San Domenico. "La proposta dei comunisti – continua Della Corte – è una: il socialismo. Continueremo la nostra battaglia sull’acqua pubblica".

Il dibattito, che riprende le fila del volume scritto a più mani dai componenti del partito a livello provinciale tra cui anche il nocese Fabio Tralci, viene moderato da Gianfranco Irlandese che inserisce la tematica dei consorzi di bonifica e della gestione dell’acqua in Puglia. Tematica ripresa anche da Tonino Mosaico che ha incentrato il suo intervento su uno studio del 2015 intorno alla bonifica del Canale Reale e di come in molte zone della regione i reflui subiscono un percorso non proprio limpido finendo in falda o in mare. Interviene quindi anche Luca Curci dell’USB (Unione Sindacato di Base) di Aqp che denuncia lo stato di impiego dei dipendenti di uno degli acquedotti più grandi d’Europa e spiega dinamiche e retroscena dei contratti di lavoro e dei servizi affidati a terzi.

Tutto questo mentre Di Canio Abbrescia celebrava a Bari il centenario di Acquedotto Pugliese come azienda pubblica. Gli esponenti del Partito Comunista denunciano anche i canoni in bolletta per la depurazione anche in quei comuni che per anni non hanno avuto un depuratore e rivendicano con forza il valore dell’acqua come bene che non può essere utilizzato come merce di scambio per il profitto.        

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